Per chi incontra ancora delle difficoltà a leggere un testo non vocalizzato. Per chi non conosce, o deve ripassare, elementi di grammatica di base come i verbi difettivi o le forme dell'accusativo.
Non sempre. Un madrelingua non è automaticamente un insegnante di lingua.
I docenti che ho conosciuto nel mio percorso formativo al Cairo e a Tunisi avevano tutti un percorso di studi molto lungo e preciso, sia nella lingua araba che nella didattica. Bisogna tenere presente che nessuno si sogna di parlare l'arabo standard a casa, o in negozio o per la strada. L'arabo standard, per non parlare del classico, si inizia a studiare a scuola e ha riscontri pratici nella via quotidiana molto limitati.
L'arabo standard è parlato ad esempio nei telegiornali, in contesti internazionali e in situazioni particolari come lingua franca (ad esempio nelle scuole di arabo per stranieri). La vita quotidiana non si svolge in nessuna di queste situazioni, infatti "parla" lingue diverse: vernacoli, dialetti, varianti.
Il gap tra la variante locale e l'arabo standard è più profondo e complesso che nella maggior parte delle lingue, compresa quella italiana. Ci sono arabofoni che non se ne rendono conto. A meno che non studino la lingua araba, che per molti è come studiare una lingua straniera.
La cosa più saggia da fare, se vuoi una preparazione che ti consenta di leggere ma anche di avere un minimo di rapporto con le persone, è procedere con uno studio "binario": arabo standard più una (o due) varianti locali.
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Claudia La Barbera Traduzioni
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pubblicata nella GU n. 22 del 26/01/2013
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